stato islamico

Un leader dello Stato islamico è stato eliminato con un attacco di droni americani. A renderlo noto è il Comando centrale degli Stati Uniti. L’incursione statunitense nel nord-ovest della Siria ha ucciso Maher al-Agal, il capo del ramo siriano del gruppo terroristico fondamentalista e un alto esponente delle milizie dello Stato islamico.

L’attacco avrebbe anche ferito gravemente un altro capo dell’ISIS. “Questo strike riafferma il fermo impegno del CENTCOM nei confronti della regione e la duratura sconfitta dell’Isis” –  ha affermato in una nota il colonnello Joe Buccino, portavoce del Comando centrale degli Stati Uniti.

“La neutralizzazione di questi leader dell’ISIS interromperà la capacità dell’organizzazione terroristica di pianificare ulteriormente e portare a termine attacchi globali”. L’attacco statunitense arriva mentre il presidente Joe Biden si prepara a partire per il suo primo viaggio in Medio Oriente.

Il viaggio di Biden in Israele e Arabia Saudita includerà un incontro con il primo ministro e presidente israeliano, un vertice virtuale con i leader di Israele, India ed Emirati Arabi Uniti, un incontro con la leadership saudita e un vertice del Consiglio di cooperazione del Golfo che includerà anche Egitto, Iraq e Giordania, noto come GCC+3.

“Abbiamo chiari la visione che la regione rimane piena di sfide e minacce provenienti dall’Iran, da gruppi terroristici che operano ancora in un certo numero di paesi; pericoli che arrivano dal conflitto in corso in Siria; minacce ai diritti umani e alla libertà” –  ha affermato lunedì il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan in un briefing. “Questo è il motivo per cui il presidente Biden crede che non ci sia alcuna alternativa al potere della diplomazia”.

Quando le forze americane si sono ritirate dall’Afghanistan l’anno scorso, i parlamentari americani temevano che le operazioni “oltre l’orizzonte” sarebbero state insufficienti per consentire alle forze armate di colpire i terroristi in Medio Oriente che minacciano l’America. Ma quest’anno il Dipartimento della Difesa ha annunciato l’eliminazione di diversi terroristi di alto profilo dell’ISIS, tra cui Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi, il leader dello Stato Islamico, che secondo funzionari statunitensi ha ucciso se stesso e i membri della sua famiglia durante un raid delle special forces usa a febbraio.

Recentemente le truppe americane hanno condotto un raid per catturare un fabbricante di bombe per il gruppo fondamentalista. Le operazioni antiterrorismo di Washington  si estendono anche oltre lo Stato Islamico. Il mese scorso, il Comando centrale degli Stati Uniti ha organizzato, con successo, un attacco contro Abu Hamzah al Yemeni, un altro leader di Hurras al-Din, un gruppo terroristico affiliato ad Al Qaeda. (Fonte Defense One)

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